Racconti da Santiago

Il cammino di Santiago ha bisogno di tempo e di spazio per maturare, riportiamo qui alcuni pensieri dei viandanti che con noi hanno vissuto l’ esperienza del Cammino lo scorso agosto, per condividere, per imparare, per non lasciare che il cammino sia solo...

Il cammino è stata un’esperienza faticosa ma rigenerante, un’esperienza in cui ho messo in gioco il mio fisico e la mia anima. Mi sono messa alla prova e penso di essere tornata con delle certezze in più. Il cammino ha rappresentato la mia stessa vita fatta di tante salite e di tante discese di tante sofferenze e di tante gioie! Lo zaino ha rappresentato il bagaglio della mia vita e la meta ha rappresentato quella che ci accompagna ogni giorno Gesù! Buen camino a tutti !!! Silvia A.

Il cammino mi ha fatto riscoprire una forza interiore che pensavo di non aver piu, quella che mi ha consentito passo dopo passo, nonostante i dolori di arrivare alle tappe. La riscoperta del gustare le piccole e semplici cose, la vista di un paesaggio, la brezza del vento, il panino con la frittata, ma anche il sentire i propri dolori che nonostante tutto mi hanno dimostrato che sono vivo. Le camminate in solitaria mi hanno portato a concentrarmi sul passo successivo e non su quello già fatto, perchè l'importante è mettere il piede avanti e rischiare di trovare una buca, una pietra, un ciuffo d'erba morbido, una pozza d'acqua. Il bello del rischio cosa che non volevo accettare prima e che forse proprio santiago mi ha aiutato ad apprezzare. e poi l'aiuto reciproco, soprattutto nella notte dove si pensa di esser soli, una voce che ti incita a continuare, uno snack caldo che nonostante non sia dei migliori ti riscalda. Grazie a chi ha vissuto e intercettato i miei passi, grazie anche a chi con poche parole è stato presenza, Chiedo scusa dei miei "passi" a volte poco attenti a quelli degli altri compagni di viaggio. Ora inizia , o meglio continua, il vero cammino, quello fatto di tutti i giorni e li sarà importante passo dopo passo non arrendersi alla stanchezza, alla voglia di prendere un taxi o un autobus per raggiungere la meta....... Antonio

Questo pellegrinaggio mi ha consentito una esperienza incredibile, una sfida: abbiamo solcato pianure, pendii, colline,montagne. Abbiamo sopportato il caldo, caldissimo, il fresco, il freddo la pioggia. Abbiamo dormito in condizioni che nessuno di noi avrebbe immaginato. Non ho dubbi: lo spirito del pellegrino ha sempre aleggiato su di noi. Il cammino della vita! Centosessanta chililometri, uno spavento, solo a pensarci. Io, anagraficamente il più vecchio del gruppo,ultimo, ma non per ultimo.
Carissimi al termine di questa fatica voglio dirvi dal profondo del mio cuore che si può. Si può essere diversi. Si può essere migliori. Buen Camino!
Raffaele

Ho vissuto l’esperienza del cammino lasciandomi abbastanza coinvolgere, apprezzando quello che c’era da apprezzare: il senso di libertà, la bellezza della semplicità e dell’essenzialità del vivere, la comunanza con altre persone, il silenzio, l’andare con il proprio passo, senza forzature. E ho apprezzato i miei affetti, prima di tutto la mia famiglia, mio marito e i miei figli che considero il mio tesoro. La vita, il lavoro, i doveri ci sovrastano talvolta, ci rendono irritabili, oppressi. Il cammino ci aiuta a ritrovare noi stessi, ci impone concentrazione e attenzione su di sé e su ciò che per noi è primario ed importante. Ho fatto questo cammino forse per cercare di migliorarmi, per accettare meglio le mie insoddisfazioni e inquietudini, per avere più fiducia. Per imparare a non sprecare nulla del dono della vita. Per volermi bene e cercare di fare bene. Per dispensare intorno a me sentimenti e comportamenti positivi. Qualcuno mi ha detto che mentre raccontavo del viaggio, i miei occhi avevano una luce particolare. Spero che questa “luce” mi accompagni sempre nel mio cammino di vita, mi serva da guida. E’ il regalo che porto con me, dopo il cammino. Grazie a tutti i miei compagni di viaggio. Anna Rita

“Il cammino apre il Cammino” Questo il motto del nostro camminare.. Nei passi percorsi, nei volti incrociati, nei cuori scrutati, nei gesti condivisi, nei respiri affaticati, nei sorrisi fragili, nel cuore della natura, ho potuto sperimentare la bellezza dell’essere umani.. Ho abbracciato la consapevolezza che è il cammino di ogni giorno, di ogni tappa, che da senso alla mia vita. Un camminare che richiede delle piccole soste, che mi fa assaporare i dettagli che mi circondano e che proprio questi riempiono la mia esistenza. E’ nei dettagli.. nelle sfumature.. che gusto me stesso, l’altro… Dio! E’ attraverso le piccole cose.. i piccoli gesti.. che le mie ferite diventano feritoie. Per un’altra strada ho fatto ritorno… quella strada che si chiarisce percorrendola. Michele