SEMPLICI LEGGERI LIBERI - 26/28 luglio 2019

 

PAOLO BORROMETI, nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”.A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

MARCO OMIZZOLO, sono nato nel 1975 a Sezze, in provincia di Latina e da sempre vivo a Sabaudia, città incantevole incastonata tra le spiagge dorate del Parco nazionale del Circeo e la sua foresta planiziaria. Mi sono sempre interessato a ciò che mi accadeva intorno, cercando di comprenderne le ragioni e l'evoluzione. Dopo un passato da sportivo, decido di iscrivermi prima alla facoltà di giurisprudenza de La Sapienza, dove resto per tre anni conseguendo buoni risultati in termini di esami condotti, salvo poi decidere di dedicarmi alla sociologia e ai temi che essa tratta. Mi laureo quindi in sociologia con lode, con una tesi in metodologia delle scienze sociali e decido di proseguire per passione i miei studi fino a conseguire un dottorato di ricerca all'Università di Firenze con una tesi sulle migrazioni internazionali e uno studio di caso empirico sulla comunità sikh pontina che ho realizzato attraverso un'esperienza di osservazione partecipata. Mi sono infatti infiltrato nelle campagne pontine lavorando come bracciante tra i braccianti indiani, sotto caporale indiano e padrone italiano ed ho seguito per diversi mesi un trafficante di esseri umani indiano in Punjab (India), indagagando modalità e interessi a fondamento del sistema di tratta internazionale a scopo di sfruttamento lavorativo che caratterizza parte di questo flusso migratorio. Al mio curriculum aggiungo un master di II livello in Peacekeeping & Security Studies all'Università RomaTre e un diploma di Specializzazione in cooperazione allo sviluppo a Bruxelles.

Collaboro con varie riviste scientifiche che si occupano di studi migratori e con numerose testate giornalistiche (L'Espresso, Il Manifesto, Articolo21, Il Venerdì).

Sono autore di numerosi saggi scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali a partire dalla collettanea Migranti e diritti del Centro Studi Tempi Moderni e La Quinta Mafia (RadiciFuture)- Ho inoltre collaborato a vari documentari sui temi delle migrazioni (VisitIndia e The Harvest). Ho recentemente pubblicato saggi sul tema del grave sfruttamento lavorativo nelle campagne italiane, sul caporalato e sulla tratta internazionale a scopo di sfruttamento lavorativo per Cambridge e Rooutledge India.

Collaboro inoltre come docente al Master “Immigrazione. Fenomeni migratori e trasformazioni sociali” dell'Università Cà Foscari di Venezia. al corso di alta formazione dell'università di Pisa e sono formatore Amnesty. Partecipo a numerosi seminari universitari riguardanti il tema delle migrazioni, della criminalità organizzata e dei profughi ambientali. Ho avuto l'onore di organizzare azioni di protesta dei braccianti indiani in provicnia di Latina contro caporalato e sfruttamento sino all'occupazione simbolica di aziende agricole che hanno condotto allo sciopero del 18 aprile del 2016 con circa 4000 braccianti indiani scesi in piazza della Libertà a Latina per chiedere migliori condizioni di lavoro e maggiori diritti. Con loro e la cooperativa In Migrazione abbiamo organizzato presidi di legalità innovativi come il Centro Bella farnia e presentato oltre 120 denunce contro caporali indiani, padroni italiani e trafficanti di esseri umani. Con la coop. In Migrazione ci siamo costitutiti parte civile in alcuni processi nati da quelle denunce. Questa per me è la sociologia, ossia la capacità di comprendere in un processo continuo e aperto, processi assai complessi, evitando qualunque banalizzazione, e nel contempo immaginare e progettare percorsi di contrasto e riemersione contro ogni forma di violenza e sfruttamento. Su questa strada mi piace camminare e qui spero di continuare a vivere.

DON PIETRO SIGURANI, romano, 83 anni di cui 59 da prete.

Nel centro storico di Roma, incuneata tra il Senato della Repubblica e il Pantheon, palpita la “basilica della carità”. È la basilica di Sant’Eustachio, nella quale accade qualcosa d’inconsueto: ogni giorno, da sei anni, alcune tavole vengono apparecchiate in fondo alla navata e viene offerto il pranzo ai poveri della zona. L’iniziativa è nata da don Pietro Sigurani, romano, 83 anni di cui 59 da prete. Don Sigurani perse il padre a 8 anni, nel bombardamento di San Lorenzo, durante la Seconda guerra mondiale. «Siamo i reduci della guerra», ricorda. «Mi sono occupato tanto d’immigrazione e di poveri, perché abbiamo sofferto la fame, siamo stati profughi, e quando l’hai vissuto sulla tua pelle...».

ANDREA CASCHETTO, l'amico dei bambini di tutto il mondo... :) 
Ecco qui una bella intervista che hanno realizzato nella mia terra iblea:

Da sempre dedito alla scoperta delle culture, inizia il giro del mondo autonomamente a 13 anni. A 19 anni parte per la prima volta come volontario con una Onlus Ragusana "Un ponte per la vita" per Pietermaritzburg, Sudafrica.
Continua i suoi viaggi per essere figlio delle etnie e padre dei sorrisi. A soli 23 anni ha già almeno due esperienze per ogni continente. Viene definito un camaleonte di popoli. L'unico anno di pausa da viaggiatore è stato il 2005, quando a soli 15 anni subì una operazione alla testa. Racconta con allegria che è stato il primo viaggio serio, il primo viaggio dove ha iniziato a guardare le infinite bellezze della vita. L'arcobaleno è la sua musa ispiratrice, grazie a questi colori decide di scrivere un libro per i bambini che vogliono essere grandi, e per i grandi che chiedono di tornare bambini, "Arcobaleno - Scivolando per il mondo". Ha il sogno di costruire un ospedale con la sua opera, donando l'intero ricavato. L'intenzione è di trovare una casa editrice che possa donare più del 15%.
Master in Cooperazione Internazionale per i popoli sottosviluppati.
Detesta essere confuso per un turista perché è un viaggiatore.

MICHELE LA GINESTRA, nato a Roma, ha frequentato il liceo classico statale Giulio Cesare dove si è diplomato. Laureato in giurisprudenza, avvocato, si interessa al teatro scrivendo e dirigendo alcune commedie fino al trampolino televisivo, offerto dalla vittoria del gioco televisivo Beato tra le donne, del 1994. Da quel momento La Ginestra gira spot pubblicitari e alcuni film per la televisione, approdando poi al cinema con la pellicola Cresceranno i carciofi a Mimongo, del 1996.

Diventa conosciuto al grande pubblico per le sue apparizioni televisive in fiction (Nero Wolfe – Rai 1, Matrimoni e altre follieI CesaroniAmiche mie e Nati ieri – Canale 5), programmi di intrattenimento (Colorado – Italia 1 – Don Michele) e spot pubblicitari (è il testimonial della De Cecco); oltre per aver co-condotto I fatti vostri (2001) su Rai 2 e Solletico (1999/2000), su Rai 1, da settembre 2014 è “giudice” a Cuochi e fiamme su La 7, è opinionista in Torto o Ragione su Rai 1 ed unico protagonista di Stasera cucina Michele su Fox Life.

Da aprile 2017 conduce il suo nuovo game show Il programma del secolo, su TV2000.

Ha partecipato a vari film (Con il sole negli occhi di Pupi Avati, Immaturi di Paolo Genovese, Viva l'Italia e Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno, Pazze di me di Fausto Brizzi), anche se rimane, soprattutto, un protagonista della scena teatrale: ha partecipato come attore, regista o autore a circa 100 spettacoli teatrali; tra tutti, indimenticabile il suo Rugantino al Teatro Sistina, per la regia di Pietro Garinei, con Sabrina Ferilli, Maurizio Mattioli e Simona Marchini.

Dal 1997 è il fondatore e il direttore artistico del Teatro 7 di Roma dove si produce come attore, autore e regista.

DOMENICO IANNACONE, sono nato a Torella del Sannio in provincia di Campobasso e ho iniziato la mia carriera giornalistica sulle testate regionali Il Corriere del Molise e Il Quotidiano del Molise approdando poi all’emittente locale Teleregione di cui sono diventato caporedattore.

La mia collaborazione a Raitre è iniziata nel 2001 con Okkupati, magazine sul mondo del lavoro . A partire dal 2004, sono stato inviato per la trasmissione Ballarò e poi per W l’Italia in diretta. Dal 2007 al 2012 ho firmato con Riccardo Iacona il programma Presa diretta.

Nel 2008 ho realizzato per Raitre il film-documentario Vacanze d’Italia , dodici storie che raccontano senza filtri le vacanze degli italiani.

Per cinque volte mi è stato assegnato il Premio Ilaria Alpi nella sezione “miglior reportage italiano lungo”: nel 2008 con Il Terzo Mondo, una discesa negli inferi di Scampia; nel 2010 con Il progetto, storia di un’Italia incosciente; nel 2011 con Evasori.
Nel 2013 ho vinto il premio in due sezioni: CoopAmbiente con il reportage su La terra dei fuochi e il premio della critica. Ecco le motivazioni del premio della critica: “In ‘I 10 comandamenti’, Domenico Iannacone ha saputo indagare la realtà italiana con approccio inedito e folgorante. Nel racconto, a una cronaca fluida e mai retorica si è unita l’attenzione per il versante morale. Dolore, violenze, sopraffazione, o anche semplicemente la ragnatela delle debolezze umane, sono arrivate al telespettatore nella loro essenza più viva, filtrata dal mestiere di Iannacone ed esaltata dalla sua limpidezza personale. Così ogni storia si è fatta esperienza comune, brivido emozionante senza concessioni al pietismo. Nell’insieme, un prodotto giornalistico di livello assoluto, capace di fotografare speranze e frustrazioni della nazione intera. Un esempio di eccellenza al servizio, su Raitre, di un pubblico sempre più alla ricerca di verità e coraggio”.

Da maggio 2013 nuovamente in video, sempre su Rai3, con i I dieci comandamenti, un programma di cui sono autore e conduttore.

 

 


 

 

 

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